IPSIA opera lungo la rotta migratoria dei Balcani occidentali a partire dal 2015, inizialmente con interventi di monitoraggio e sostegno umanitario, dal 2017 con un intervento di sostegno psico-sociale nei campi profughi in Serbia. Il nostro partner principale è la Caritas, con la quale nel settembre 2017 abbiamo aperto nel centro per richiedenti asilo di Bogovadja il primo Social Cafè, uno spazio in cui svolgere attività ricreative, animative, di socializzazione.
Dalla primavera del 2018 con lo spostamento della rotta e l’inizio dell’emergenza migranti in Bosnia Erzegovina – luogo nel quale lavoriamo da più di 20 anni – abbiamo sostenuto la Croce Rossa locale nella distribuzione di pasti caldi, nell’istituzione di un info-point per la gestione e la distribuzione di vestiti e aiuti e nell’organizzazione di attività e laboratori con i bambini nel campo profughi di Borići.
Nel dicembre del 2018 apriamo, all’interno del Centro di Transito Bira, a Bihać, il cosiddetto Čaj Corner, l’angolo del tè dove gli operatori e i volontari ogni giorno distribuiscono 600 tè caldi e promuovono attività ricreative, sportive, animative per gli oltre 1500 ospiti del campo, tra cui oltre 500 minori non accompagnati.
L’obiettivo di questi Social corner è quello di migliorare la qualità del tempo che le persone sono costrette a vivere nei centri di accoglienza durante il loro percorso migratorio e portare un messaggio di solidarietà e vicinanza umana che ridia dignità a persone che hanno perso tutto in questi anni di viaggio in condizioni terribili.
Oltre al supporto nei campi, i nostri operatori affiancano i pochi volontari locali nella preparazione e distribuzione di differenti kit contenenti cibo, vestiti, sacchi a pelo, materiale igienico-sanitario, per le persone costrette a vivere fuori dai campi, come ad esempio a Lipa e in altre situazioni di emergenza.
Le condizioni in cui si trovano a vivere le migliaia di migranti che dai campi lager della Grecia risalgono lungo i paesi balcanici sono terribili e se possibile in peggioramento costante. Le violazioni dei diritti umani, gli abusi, la violenza da parte delle polizie locali e della popolazione dei paesi in transito verso i migranti, tra cui donne e bambini costretti a vivere per terra all’aperto e a camminare per migliaia di chilometri, sono una costante di questa rotta di terra.
In questo momento la situazione a Lipa è prioritaria e IPSIA ha deciso di prolungare la campagna di raccolta fondi fino a che il governo locale e le istituzioni internazionali non riusciranno a far fronte a tutte le necessità degli ospiti.
Nata con l’intento di sostenere le attività del Social Corner all’interno dei centri di transito Bira e Borici, vista la drammatica situazione che non accenna a diminuire, si pone un nuovo obiettivo e il denaro raccolto finora e che verrà raccolto fino a tale data verrà destinato a sostegno delle attività della Croce Rossa a Lipa e alle iniziative che verranno messe in atto una volta finita l’emergenza, in particolare i fondi supporteranno:
– acquisto di cibo per gli ospiti di Lipa fornito dalla Croce rosse di Bihać
– acquisto di legna da ardere per riscaldarsi e cucinare
– acquisto di materiale per primo soccorso per curare le ferite e le ustioni (disinfettante, garze, bende, pomate)
– acquisto di kit igienici
– mantenimento delle strutture di lavanderia
– mantenimento delle strutture igienico sanitarie di supporto al campo